Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

I figli speciali e gli amici del "rifugio"

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 18 APRILE 2013

Questo successe anni fa.

Finalmente si era sbloccata.

Un pianto interminabile riecheggiava nella vettura, io e suo padre ci guardavamo increduli perché la nostra bambina aveva manifestato tutto il suo dolore finalmente.

Ci avevano comunicato che Ribot il cavallo bianco che lei cavalcava da un po’ era morto e l’avevamo resa partecipe della notizia.

Cinque mesi prima era morto il nostro cane, avevamo deciso di non farglielo vedere, ma nonostante ci avesse vissuto da sempre, lei non aveva mostrato nessun sentimento “apparente” di dolore quando, ci aveva lasciato.

Questa cosa ci inquietava abbastanza. Perché nostra figlia non riusciva a provare dolore per certi avvenimenti? Non siamo una famiglia fredda e schiva alle emozioni, tutt’altro.

Mi tormentavo perché pensavo che la sua patologia la lasciava indifferente ai sentimenti, non distingueva il dolore dalla gioia.

Per consolarla, al maneggio Laura le mise tra le braccia una cagnetta tremante appena scampata da morte sicura sotto le ruote di una vettura. Non so chi dei due avesse più bisogno di attenzioni in quel momento.

Pianse abbracciandola.

Nacque subito un bellissimo rapporto tra la bimba e la cagnetta. Tutte due si erano trovate, la bambina doveva sfogarsi e provare ancora ad amare manifestandolo apertamente e quel batuffolo di pelo cercava una casa e degli affetti.

Hanno passato dei bellissimi anni insieme, quando studiava la portava in camera sua, la metteva sul letto ed “insieme” facevano i compiti.

Trovo che gli animali siano degli ottimi compagni di vita per i nostri ragazzi, insegnano tanto, nonostante loro non parlino. Stringerli, accarezzarli, trasmettono sensazioni piacevoli l’uno all’altro. Diventano inseparabili e suggellano un rapporto fortissimo di amicizia uomo-cane.

Prematuramente Vaniglia andò via e venne naturale andare in un rifugio a cercare altri animale da amare e “farci adottare”.

E’ un’esperienza meravigliosa il rapporto che si instaura.

Se dobbiamo aiutare i nostri figli “speciali” andiamo a cercare un cane in un rifugio, io lo consiglio sempre a tutte le mamme.

Saremo ricompensati adeguatamente d’averli accolti nelle nostre case.